“La sordità non è un ostacolo alla realizzazione della persona”. La storia di Suor Ginetta


 

 

di Viola Nouhi, marzo 2023 

 

“La sordità non è un ostacolo alla realizzazione della persona” 

 

Inizia così il suo racconto Suor Ginetta, accogliendoci in Effetà nel pomeriggio quando la scuola è ormai vuota e restano, per il dopo scuola, solo poche bambine alle quali dedica tutte le sue attenzioni. 

 

Ci mostra subito la scuola e le creazioni dei ragazzi. Tra un lavoretto e l’altro ci racconta di quanto sia fiera di questi bambini, del loro impegno e dell’evoluzione della scuola che lei ha potuto seguire da vicino, nei suoi 47 anni di dedizione all’Istituto. Dal 1971 infatti, Effetà si propone di educare alla parola i bambini audiolesi, all’inizio accompagnandoli nel percorso dell’istruzione elementare e corsi professionali, per passare poi ad un’offerta didattica più ampia nei primi anni del nuovo millennio e giungendo, nel 2014, ad offrire un percorso formativo completo, in linea con la normativa palestinese.

 

Suor Ginetta, oggi insegnante d’arte, è stata anche lei parte importante di questo cambiamento: “per me c’è stato un repentino cambio di ruolo, dal professionale di taglio e cucito all’attività artistica, un’impresa non da poco!”. Ma quello che traspare dallo sguardo della Sorella ci fa capire quanto questa sfida sia diventata oggi grande fonte di orgoglio per lei e per gli stessi bambini, che hanno scoperto le loro capacità.

 

Come ci tiene a precisare è fondamentale che il bambino audioleso venga sostenuto: “La persona non udente va formata, con tanta pazienza e perseveranza. Questi bimbi sono persone spesso non capite”. Nel raccontare la sua storia suor Ginetta, ci spiega come spesso venga definita “l'insegnante più esigente” e tra la commozione e le vicende personali che riaffiorano, confessa la consapevolezza di quali sono i limiti di questi bambini e quanto sia necessario incoraggiarli: “li sprono perché so che il duro lavoro di oggi darà tanta soddisfazione a loro un domani”.

 

Anche Suor Ginetta è una persona non udente, perciò il suo non è solo un immedesimarsi nelle storie dei bimbi, lei le ha vissute! Comprende le sfide che i piccoli compiono ogni giorno, le loro difficoltà sono state in passato le Sue difficoltà, l’hanno accompagnata durante il suo cammino e non sono state certamente poche. "La vita mi è stata maestra! – ci sussurra commossa- E’ costata fatica e sacrificio!” Ma grazie all’amore e alla perseveranza dei suoi genitori, Suor Ginetta ha potuto frequentare le scuole dell’obbligo ma, come ci tiene a sottolineare, i tempi erano diversi e il suo primo apparecchio acustico lo ottenne solo a 14 anni. Oggi, fortunatamente i bambini di Effetà già dopo pochi anni di vita possono avere il supporto necessario. E questo per lei è già motivo di gioia.

 

In Terra Santa, dove la sordità è largamente diffusa, si sta comprendendo l’importanza degli screening neonatali e l’educazione alla parola per i bambini non udenti. “Imparare a parlare svincolandosi dal linguaggio dei segni che è molto limitante, è importantissimo”, sottolinea la Sorella che aggiunge, “dobbiamo dire grazie anche alla pazienza dei logopedisti di Effetà che seguono i bambini con estrema cura ed empatia”. 

 

Come avrete capito, la vita di suor Ginetta è stata dedicata ai bambini della scuola, li ha visti crescere uno ad uno: “per me essere a Betlemme è stato importantissimo e ha un valore immenso, ho capito quanto sia importante essere amati”, e in Effetà l’amore non è mai mancato. Suor Ginetta è stata un’insegnante per questi bambini e anche loro lo sono stati per lei: “tutto il mio essere è qui con loro e per loro, e ogni giorno mi rendo conto che sono proprio i bimbi che mi guidano alla crescita, alla creatività. E’ proprio lo stare con loro, il “viverli” continuamente che mi aiuta ad inventare nuove situazioni, nuovi stimoli per migliorare il loro apprendimento.”

 

Perché la “La sordità NON DEVE essere un ostacolo alla realizzazione della persona”.

Parola di Suor Ginetta.